Tutela diritti esclusivi sui marchi di fabbrica in russia

Nella Legislazione della Federazione Russa, per uso illegale del marchio di fabbrica, sono previste tre tipologie di responsabilità, indipendenti tra loro: responsabilità civile, amministrativa e penale.

Nella Legislazione della Federazione Russa, per uso illegale del marchio di fabbrica, sono previste tre tipologie di responsabilità, indipendenti tra loro: responsabilità civile, amministrativa e penale. Tra tutte quella della responsabilità civile è quella più seguita in quanto dà adito, al titolare del diritto, di ricevere un indennizzo.Secondo il p.4 dell’art. 1515 del Codice Civile della Federazione Russa il titolare del diritto puòchiedere al colpevole di pagare un indennizzo in sostituzione del risarcimento del danno a seconda di una delle due varianti possibili previste dal punto 4 dell’articolo sopracitato:

Indennizzo per un ammontare da 10.000 a 5.000.000 (da dieci mila a cinque milioni) di rubli che viene determinato a discrezione del giudice in base al carattere della violazione.

L’equivalente del doppio del valore della merce su cui è illegalmente contraffatto il marchio di fabbrica, o il doppio del valore del diritto di utilizzare il marchio di fabbrica, determinato sulla base del prezzo che, in circostanze analoghe, di solito si paga per l’uso lecito del marchio.   

Dai dati forniti dai miei colleghi russi, nella pratica giudiziaria russa esiste solo un caso in cui il titolare del diritto ha ottenuto l’ indennizzo massimale di 5.000.000 di rubli per la violazione del suo diritto esclusivo all’utilizzo del marchio di fabbrica statunitense “ABBOTT” In altri casi  (marchi “Merries” e “Guinness”) i titolari dei diritti hanno ottenuto 1.000. 000 di rubli di indennizzo dal trasgressore.        

 

Secondo la ricerca del mio collega russo Vladimir Dmitriev al giorno d’oggi esiste una tendenza all’aumento di tali casi in tutta la Russia e su qualsiasi tipo di merce. Alcuni Esempi:

 

  1. Da Kaliningrad (Wella) a Vladivostok (Goon).
  2. Tipo di merce:
  • Orologi (Rado, Longines, Omega);
  • Cosmetici (L’Occitane, Hugo Boss);
  • Vino (J.P. Chenet);
  • Autoricambi e prodotti per auto (Bmw; Castrol);
  • Abbigliamento (Iceberg);
  • Accessori (Delsey);
  • Elettrodomestici (Samsung, Panasonic, Sony).

 

Oltre all’indennizzo il titolare del diritto può chiedere il ritiro dal mercato e la distruzione della merce contraffatta, etichette e prodotti per l’imballo, sui quali sono posti illegalmente marchi di fabbrica o simili per creare confusione. Per esempio, il caso della domanda giudiziaria della San Pellegrino Spa(Italia) a “ElitVodaRu Srl (Russia). È molto interessante il punto di vista del tribunale arbitrale russo in questo caso perché negli atti giudiziari ha espresso in modo molto chiaro che “…qualsiasi merce messa in circolazione nella Federazione Russa anche originale e di provenienza direttamente dal titolare del diritto ma senza il suo permesso viene considerata contraffatta.”

dal 1 luglio 2013 nel sistema dei tribunali federali arbitrali russi è entrato in funzione il tribunale arbitrale specializzato, cioè la Corte per i diritti intellettuali, preposta ad esaminare i casi di prima istanza e di Cassazione,(ad esclusione dell’istanza d’appello) . L’esame delle cause legate ai marchi di fabbrica nella nuova legge rimane di competenza dei tribunali federali arbitrali di prima istanza e dei tribunali federali arbitrali di istanza d’appello non specializzati. Per loro, in qualità di “istanza di Cassazione” da luglio 2013 è diventata la Corte per i diritti intellettuali. Voglio sottolineare che, come dichiarato dal presidente della Corte per i diritti intellettuali Ludmila Novosyolova alla stampa, il primo tribunale specializzato creato nella Federazione Russa non è stato nell’ambito tributario o finanziario ma proprio nell’ambito della tutela dei diritti intellettuali.

Il 22 aprile 2013 a Mosca si è svolta una conferenza internazionale sotto il patronato del Tribunale arbitrale Superiore della Federazione Russa e La Corte per i diritti intellettuali, dedicata al tema: “La giustizia nella tutela dei diritti di proprietà intellettuale: obiettivi e prospettive.” Hanno partecipato i rappresentanti di Stati Uniti, Francia, Germania, Inghilterra, Spagna, Norvegia e Svizzera. Purtroppo l’Italia no. La dogana dell’EurAsEC gioca un ruolo molto importante nella tutela dei diritti esclusivi dei marchi di fabbrica e prende le misure necessarie al riguardo. Nel Codice Doganale dell’EurAsEC viene dedicato l’intero Capitolo 46 ai particolari per l’attuazione delle operazioni doganali in merito alla merce contenente oggetti della proprietà intellettuale. Così per esempio, per tutelare il proprio diritto esclusivo al marchio di fabbrica nella Federazione Russa il titolare del diritto italiano è obbligato a registrare il suo diritto sopraindicato nel registro degli oggetti della proprietà intellettuale, che viene curato dagli Organi doganali della Federazione Russa e nel registro unico doganale degli oggetti di proprietà intellettuale degli Stati membri dell’EurAsEC.

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